Durante il Medio Evo, la generosità di qualche caritatevole cittadino, come Tristano di Joannuccio, o la solidarietà di tutta una comunità dette vita ad "hospitali" che, in assenza di strutture ricettive a buon prezzo, erano destinate ad accogliere più che i malati poveri, pellegrini, viandanti, mendicanti e mercanti, quanti, cioè, si spostavano da un luogo all'altro. A Terni esistettero, fin dal sec. XIV, due di queste strutture: l'spedale di San Nicandro nel rione Fabbri e quello di Sant'Antonio nel rione Rigoni; il primo destinato ad accogliere chi da Spoleto andava verso Roma; il secondo chi, provenendo dalla città dei papi, si recava nella direzione della città dei duchi.
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