giovedì 22 agosto 2013

E si spalancò davanti il Paradiso ...



La conferma dell’eccellente produzione vinicola ternana ci viene dai resoconti dei viaggiatori stranieri che ebbero modo di assaggiare i vini ternani.

Transitando dalle nostre parti il Duca Ferdinando Wurttemberg, di ritorno da Roma, dove si era recato per il Giubileo del 1600, assaggiò a Somma – secondo quanto narra il suo diarista, l’architetto di corte – “dell’ottimo vino, simile alla malvasia”.
Antoin Claude Pasquin, detto Valery, erudito francese, autore del “Voyages historiques et artistiques en Italie” (1831), consigliava a chi si fosse fermato a Terni, di assaggiare il buon vino “fatto alla maniera antica”.

Del resto la materia prima non mancava nel ternano: il pizzutello di Amelia, “la migliore uva d’Italia” e quella “passarina” tra Terni e Narni, come affermava Jerome de La Lande, autore delle guide dei viaggiatori colti: “Voyage en Italie”



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