sabato 3 agosto 2013

Joseph Mallord William Turner





Conosciuto come il "Pittore della luce", Turner nacque a Londra il 23 aprile 1775, oggi è considerato il maggiore interprete romantico il cui stile divenne base per la nascita dell'Impressionismo.
Considerato in vita figura controversa, il tempo lo ha invece imposto perché capace di far competere la "paesaggistica" con la pittura storica per le sue opere ad olio e gli acquerelli.
La nostra meravigliosa penisola è stata essenziale nella maturazione della sua poetica e nei numerosi soggiorni egli dedicò la massima attenzione all’opera di maestri italiani antichi e moderni traendo ispirazione per molte delle sue opere più celebri.
Turner dovrebbe venire a Roma è una esclamazione del 1819 di Thomas Lawrence, presidente della Royal Academy, che in una lettera annotava: "Turner dovrebbe venire a Roma […] Qui il suo genio troverebbe pane per i suoi denti. […] In lui c’è un’eleganza, spesso una grandezza d’invenzione che necessita di uno scenario come questo per esprimersi liberamente".
Il viaggio verso Roma ha inizio il primo agosto 1819 quando Turner lasciò Londra diretto in Italia, munito di taccuini di appunti elaborati prima della partenza, con molte le tappe di avvicinamento: Torino, Milano, i laghi, Venezia, Bologna, Ancona, Spoleto, Narni (al rientro anche Firenze).
A Roma Turner condusse un’intensa vita sociale, conobbe Canova e venne eletto membro dell’Accademia di San Luca e lavorò senza sosta come rivela il vasto ed affascinante nucleo di acquerelli dedicati ai più illustri siti della città eterna e alla campagna romana.

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