lunedì 19 agosto 2013

PRELATI E FUNZIONARI DELLA CURIA ROMANA MANGIANO A SPESE DELLA MUNICIPAILTA' TERNANA: le note a suon di scudi.



Se è vero che Papi e Regine transitarono per la nostra città è pur vero che in altre occasioni furono ospiti di Terni personaggi più modesti, quali potevano essere i funzionari del Buon Governo (il Ministero degli Interni dell’epoca) venuti a dirimere la controversia che opponeva la Comunità al Conte Catucci in merito ad un’arbitraria arginatura del Nera realizzata da questi in località Scaramaglia, presso Collescipoli. Poiché il funzionario comunale incaricato della loro accoglienza doveva giustificare ogni singola spesa per l’alloggio, il vitto ed il trasporto, compilava delle liste dalle quali è possibile desumere il tipo di alimentazione e le pietanze servite sulla tavola di questi ospiti romani. Abbondavano le proteine animali, essendo quasi sempre presenti, sia a pranzo che a cena, piatti di carne, pollame, pesce, formaggio, uova, salumi e l’immancabile fritto. Le verdure, invece, sono presenti in misura minore, mentre la frutta non viene mai specificata, eccezion fatta per le fragole. Naturalmente non mancava il vino.
Vaccina, strutto, lardo e presutto, salsicce, sellari, insalata, carote et erbette, farina, sale biango o negro, perseche, cedro candito, tordi e limone, fighi, castagniole, zuccaro, ovi, oglio ed aceto, cannella e garofalo, piccioni, cascio nostrale, cioccolata, alici e tarantello, pignioli, pane, galletti, mele, peri, tinga e luccio, trota, barili di vino rosso e bianco, formaggio, mortadella, salame, fritto, piselli, carciofali, ricotta, gambari, fravole, capretti, pollastrini, agnello, lattuga, porchetta. 

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