Se è vero che Papi e Regine transitarono per la nostra
città è pur vero che in altre occasioni furono ospiti di Terni personaggi più
modesti, quali potevano essere i funzionari del Buon Governo (il Ministero
degli Interni dell’epoca) venuti a dirimere la controversia che opponeva la
Comunità al Conte Catucci in merito ad un’arbitraria arginatura del Nera
realizzata da questi in località Scaramaglia, presso Collescipoli. Poiché il
funzionario comunale incaricato della loro accoglienza doveva giustificare ogni
singola spesa per l’alloggio, il vitto ed il trasporto, compilava delle liste
dalle quali è possibile desumere il tipo di alimentazione e le pietanze servite
sulla tavola di questi ospiti romani. Abbondavano le proteine animali, essendo
quasi sempre presenti, sia a pranzo che a cena, piatti di carne, pollame,
pesce, formaggio, uova, salumi e l’immancabile fritto. Le verdure, invece, sono
presenti in misura minore, mentre la frutta non viene mai specificata, eccezion
fatta per le fragole. Naturalmente non mancava il vino.
Vaccina, strutto, lardo
e presutto, salsicce, sellari, insalata, carote et erbette, farina, sale biango
o negro, perseche, cedro candito, tordi e limone, fighi, castagniole, zuccaro,
ovi, oglio ed aceto, cannella e garofalo, piccioni, cascio nostrale,
cioccolata, alici e tarantello, pignioli, pane, galletti, mele, peri, tinga e
luccio, trota, barili di vino rosso e bianco, formaggio, mortadella, salame, fritto,
piselli, carciofali, ricotta, gambari, fravole, capretti, pollastrini, agnello,
lattuga, porchetta.
Nessun commento:
Posta un commento