sabato 3 agosto 2013

La famiglia Canale ospita papa Pio V



 

 


Il "Palazzo Grande del Rione Adultrini" di Terni, meglio conosciuto come Palazzo Gregori-Canale, oggi Morelli.
Fatto edificare tra il XVII e XVIII secolo il Palazzo Gregori-Canale-Morelli dalla famiglia dei conti Gregori passò in eredità, come dote della contessa Caterina Anna al marito conte Giovanni Maria Canale, discendente dei Chiaravalle di Todi, signori dei castelli di Canale e Lagoscello in quel di Amelia. Il palazzo divenne Morelli perché nel 1900 Mariano Morelli lo acquisì, salvandolo dal degrado in cui era finito per il lungo abbandono dopo la morte (21 novembre 1863) dello storico papignese Lodovico Silvestri e il disinteresse dei Fonzoli che gli erano subentrati.
Agli inizi del 1700 comincia a mettersi in evidenza un giovane Canale di Terni di nome Saverio (nato a terni nel 1695, morto a Roma il 20 marzo 1773, sepolto a S. Marcello a 78 anni), il quale per i suoi alti meriti assurse al grado di cardinale (creato da papa Clemente XIII col titolo di Santa Maria della Scala il 26 settembre 1766) e di Tesoriere Generale della Reverenda Camera Apostolica (1 dicembre 1766). Il porporato promosse a Terni studio e cultura, facendo risorgere l’Accademia dei Costanti e dando impulso a scuole di musica, canto e teatro; per l’educazione delle fanciulle e per l’istruzione dei giovani, creò l’istituto delle maestre pie e ripristinò il liceo ginnasio; lasciò alla città una ricca biblioteca contenente libri, manoscritti, documenti di interesse privato e cittadino, biblioteca disgraziatamente smembrata e andata dispersa.

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