Il "Palazzo Grande del
Rione Adultrini" di Terni, meglio conosciuto come Palazzo Gregori-Canale,
oggi Morelli.
Fatto edificare tra il XVII e
XVIII secolo il Palazzo Gregori-Canale-Morelli dalla famiglia dei conti Gregori
passò in eredità, come dote della contessa Caterina Anna al marito conte
Giovanni Maria Canale, discendente dei Chiaravalle di Todi, signori dei
castelli di Canale e Lagoscello in quel di Amelia. Il palazzo divenne Morelli
perché nel 1900 Mariano Morelli lo acquisì, salvandolo dal degrado in cui era
finito per il lungo abbandono dopo la morte (21 novembre 1863) dello storico
papignese Lodovico Silvestri e il disinteresse dei Fonzoli che gli erano
subentrati.
Agli inizi del 1700 comincia a
mettersi in evidenza un giovane Canale di Terni di nome Saverio (nato a terni
nel 1695, morto a Roma il 20 marzo 1773, sepolto a S. Marcello a 78 anni), il
quale per i suoi alti meriti assurse al grado di cardinale (creato da papa
Clemente XIII col titolo di Santa Maria della Scala il 26 settembre 1766) e di
Tesoriere Generale della Reverenda Camera Apostolica (1 dicembre 1766). Il
porporato promosse a Terni studio e cultura, facendo risorgere l’Accademia dei
Costanti e dando impulso a scuole di musica, canto e teatro; per l’educazione
delle fanciulle e per l’istruzione dei giovani, creò l’istituto delle maestre
pie e ripristinò il liceo ginnasio; lasciò alla città una ricca biblioteca
contenente libri, manoscritti, documenti di interesse privato e cittadino,
biblioteca disgraziatamente smembrata e andata dispersa.
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