giovedì 22 agosto 2013

Leandro Alberti (Bologna, 12 dicembre 1479 – Bologna, 9 aprile 1552)



Storico, filosofo e teologo italiano.

Tenuto al dovere della predicazione, fu «provinciale di Terra Santa» - cioè compagno nelle predicazioni itineranti - del maestro generale dell'Ordine, Tommaso De Vio e del successivo maestro Francesco Silvestri: con quest'ultimo percorse tutta l'Italia -.

Il 20 gennaio 1536 fu nominato vicario del convento romano di Santa Sabina.

Fu anche inquisitore di Bologna probabilmente dal 1550 al 1551 o al 1552, anno della sua morte.

L'opera più importante dell'Alberti, dedicata ai sovrani francesi Enrico II e Caterina de' Medici, è senz'altro la “Descrittione di tutta l’Italia”, pubblicata a Bologna nel 1550.

E’ proprio in questa opera che l’Alberti, riferendosi all’ambiente ternano, parla di selve di ulivi che producevano abbondanza d’olio e di vigne di moscatello, di vernaccia e di una passarina senza semi, consumata fresca o secca, tanto gradita ai romani.

Che la viticoltura fosse a cuore alle Magistrature cittadine è provato dal fatto che gli Statuti del 1524 comminano ai guastatori delle vigne le pene più severe tra quelle previste per chi avesse recato danni negli orti o nei campi.


1 commento:

  1. Bellissimo sito che non conoscevo e mi che mi riservo di visitare con maggiore calma ed attenzione. Calma ed attenzione che dispongono alla completa fruizione di quel che piace ed interessa. Grazie
    Fiorella Soldà

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