lunedì 22 luglio 2013

NEL SILENZIO ... L'ISPIRAZIONE.



Negli ultimi anni ho attraversato un mare in tempesta e nel silenzio forzato, nella mia incapacità perfino di mangiare, ancor prima che di gustare, nella precarietà delle mie condizioni fisiche, leggevo e scrivevo di cucina: in fondo, era un modo di cucinare e di mangiare.
E’ vero, cambiano gli ingredienti e gli strumenti ma il procedimento non era poi così dissimile. Libro, taccuino e pentola, in qualche modo, si equivalgono: ascoltavo un momento i miei desideri, lasciavo emergere ciò che desideravo esprimere o assaporare, facevo una selezione, rapida o meno a seconda del momento, degli ingredienti e delle materie che intendevo utilizzare o affrontare, e mi cimentavo nella preparazione della pietanza, del capitolo, o dell’appunto che fosse. Durante la cottura-stesura, ricorrevo ai condimenti della mia terra: l’olio d’oliva umbro prima di tutto e poi certe erbe autoctone profumatissime e mi sembrava proprio di sentire l’odore dei cibi.
Assaporare immagini e parole aveva i suoi ritmi e le sue regole: lo facevo da solo, in silenzio, sceglievo tra le ricette quella preferita, selezionavo gli ingredienti, decidevo di cucinare leggendo o di leggere cucinando.

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